Cosa ascolto quando ascolto lo scorrere del tempo?

 

 

Liliana Moro
Cosa ascolto quando ascolto lo scorrere del tempo?
2020

Installazione sonora site specific
Torre dei Bressani al Belvedere, Mondovì (CN)
A cura di Andrea Lerda

 

L’intervento sonoro che Liliana Moro ha realizzato all’interno della Torre dei Bressani al Belvedere di Mondovì, mette al centro un tema simbolo per questo luogo e per la città di Mondovì: il Tempo.
L’artista ha immaginato la Torre come una grande cassa acustica che accoglie e amplifica un respiro metafisico fatto di suoni. L’opera è un’esperienza immersiva all’interno di un “corpo sonoro” che, in maniera organica, diffonde la propria “voce” mano a mano che si attraversa e che si scopre lo spazio.

In Cosa ascolto quando ascolto lo scorrere del tempo? Liliana Moro pone una domanda che genera interrogativi. L’opera ci porta a indagare la nostra concezione di tempo, il modo in cui lo percepiamo e il significato che gli attribuiamo.
L’artista ha collaborato con il musicista Tommaso Previdi per la creazione di una composizione sonora fatta di suoni di varia natura. Immersi nelle sonorità che compongono la narrazione, il palinsesto di riferimenti che abbiamo costruito attorno al nostro concetto di tempo, si mescola con i nostri sentieri emotivi più arcaici. L’opera è un’esperienza di mescolanza che riattiva la nostra parte meno cosciente e razionale, toccando le corde del nostro sentire più intimo.
Cosa ascolto quando ascolto lo scorrere del tempo? è tempo alla massima potenza.

Un progetto di ZOOART A.R.C.A. on site.
Iniziativa organizzata e promossa dall’Associazione Art.ur di Cuneo, con il patrocinio della Città di Mondovì,
con il contributo della Regione Piemonte, della Fondazione CRC e della Fondazione CRT
in collaborazione con ATL del Cuneese e Associazione La Funicolare

 

 

 

Liliana Moro nasce nel 1961 a Milano, dove vive e lavora.
Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nel 1989 fonda, insieme ad altri artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano che chiuderà nel 1993.
La sua produzione artistica — che spazia dalla scultura all’installazione, dal disegno alla ceramica, dalla performance al video, fino al suono — privilegia la sperimentazione dei materiali e delle tecniche in relazione al contesto, allo spazio e allo spettatore.
Il suo lavoro è stato presentato all’interno di importanti Istituzioni e gallerie italiane ed estere e nelle principali rassegne d’arte a livello internazionale. Nel 2019 è stata tra i protagonisti del Padiglione Italia della 58° Biennale di Venezia, curato da Milovan Farronato.