Il pianto del Lago Dwellers 

 

Quando centinaia di pesci galleggiano morti sulle rive di un lago, sorge spontanea un'atroce domanda. Questo è quanto è successo alla fotografa Vera Saltzman, che ha potuto verificare di persona e documentare quali sono gli effetti dell'azione umana sul delicato ecosistema della Terra.

Come tutti gli animali terrestri, anche i pesci, in assenza di ossigeno, muoiono. Mentre alcuni fattori naturali possono influenzare la concentrazione di ossigeno nell'acqua, nei laghi contaminati dall'inquinamento, la sua carenza può diventare un problema molto grave. Purtroppo, il Lower Qu'Appelle Watershed è uno dei sistemi idrici più invasivi utilizzati in Saskatchewan, Canada. I laghi collocati a valle dei centri urbani sono caratterizzati dalla presenza di alghe dal colore bluastro e verdastro. Si tratta del risultato dell'inquinamento prodotto dalle città e dai liquidi agricoli. Quando queste alghe muoiono, vanno a depositarsi sul fondo del lago. Qui, durante il processo di decomposizione, consumato l'ossigeno presente nell'acqua portando alla morte dei pesci.
Nonostante l'interesse manifestato verso questo problema, da parte di residenti, autorità locali e provinciali, e nonostante la ricerca di una soluzione, il processo di cura e di ripristino della vita e dell'ecosistema nelle acque del Lago Dwellers sarà un processo lungo e difficile.

 

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Con l'obiettivo di accendere i riflettori su questo problema, Vera Saltzman ha scattato queste fotografie usando una vecchia tecnica fotografica, conosciuta come 'stampa lumen'. Dopo aver posato il pesce e le alghe in decomposizione sulla carta fotografica in bianco e nero, li espone alla luce solare e in seguito scansiona al computer l'effetto prodotto sul foglio.
Ognuna di queste stampe documenta la perdita di un pesce del Lago Dwellers, portando con se il loro grido silenzioso. Si tratta di un richiamo al senso di responsabilità, di educazione e l'invito a mettere in campo nuove forze contro l'azione distruttiva dell'uomo.


'La primavera era ormai priva del loro canto. Le albe adesso erano mute; un completo silenzio dominava sui campi, nei boschi e sugli stagni. [...] le api non danzavano più...Perché tacciono le voci della primavera in innumerevoli contrade d'America?' *


* Rachel Carlson, Primavera Silenziosa (titolo originale: Silent Spring), 1962
Courtesy delle immagini: Vera Saltzman
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