RACCONTI DI FIORI

In epoca medievale un florilegium era una raccolta di testi; il termine deriva da flos (fiore) e leger (mettere assieme). Partendo da questo termine, la mostra Florilegia, da Grimalgi Gavin a Londra, presenta diversi lavori, all'interno dei quali fiori e piante propongono una lettura particolareggiata su riflessioni sociologiciche e poetiche, nate dall'incontro tra arte e natura.

 

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Sinaida Michalskaja, C-print, diasec, 145 x 195 cm. Courtesy l'artista e galleria Grimaldi Gavin

Florilegia include il lavoro Nympheas (2007), di Goldschmied&Chiari: una fotografia di grande formato che prende spunto ed evoca deliberatamente i celebri dipinti di Claude Monet. Sovvertendo il ritratto idilliaco, di una natura incontaminata e pura, offerta dal pittore impressionista, quelli di Goldschmied&Chiari sono fiori realizzati con borse di plastica; presenze di scarto che galleggiano nel fiume Tevere a Roma.
Quelle di Fabio Zonta sono invece fotografie ad alta definizione, nelle quali i fiori messi in primo piano sono decontestualizzati rispetto al loro ambiente di origine, fluttuando leggeri all'interno di una dimensione candida. Ognuno di essi è colto nello specifico momento della massima apertura o già in procinto di sfiorire, proprio nell'attimo in cui i bordi dei petali iniziano a colorarsi di marrone. Si tratta di una riflessione sul concetto di momento mori, dunque sulla morte e la caducità della bellezza.
In mostra è presente anche una selezione di lavori di Laura Letinsky. Le sue fotografie evocano le vanitas olandesi del 17° secolo; petali, fiori appassiti ma anche stoviglie, candele, ceramiche sono abbandonati su tavole ancora imbandite e alludono ad una presenza umana nascosta all'occhio di chi guarda.

 

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In ordine: Laura Letinsky, Untitled no. 23 from Hardly More than Ever, C-print, 47x60 cm; Sinaida Michalskaja, Leon & Johannes, 2014, C-print, 145x195 cm. Courtesy gli artisti e galleria Grimaldi Gavin.  

Le fotografie di Jonny Brigg appaiono invece come delle messe in scena. Fiori e oggetti domestici potrebbero infatti sembrare irreali o ritoccati. Le opere sono parte di una serie in corso di realizzazione nella quale l'artista esplora la realtà costruita della famiglia e i confini tra adulto e bambino, natura e cultura, reale e irreale.
Infine, le opere di Sinaida Michalskaja, una serie di fotografie di grandi dimensioni incentrate sulle finestre delle abitazioni. Traendo ispirazione dal valore simbolico e metaforico della finestra, questi lavori mostrano allo stesso tempo la natura addomesticata e confortevole di ciò che che si trova all'interno e quella più insicura e selvaggia dell'ambiente esterno, il tutto mediato dalla cornice e dal vetro della finestra

 

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Fabio Zonta, C-print, 50x50 cm. Courtesy gli artisti e galleria Grimaldi Gavin


FLORILEGIA
ArtistI: Goldschmied & Chiari, Fabio Zonta, Laura Letinsky, Jonny Briggs e Sinaida Michalskaja
Grimaldi Gavin / Londra
Fino al 28 febbraio 2015